Autostrada delle api

Il nuovo anno a Milano è iniziato nel segno dei fiori. È nata l’Autostrada delle api: 3, 5 km di strada che al posto del cemento avrà un milione di fiori e tremila piante gradite alle api.

Questo tracciato taglia da nord a sud-ovest il Parco Nord, permettendo agli insetti impollinatori di riprodursi. Il progetto di meno cemento e più fiori segue l’esempio di Londra e Oslo, dove già iniziative simili sono in atto.

A Londra infatti l’idea del corridoio delle api fatto di fiori e spazi verdi per aumentare il numero di insetti impollinatori è già operativa dallo scorso anno. Milioni di fiori selvatici sono stati piantati in 22 parchi al nord di Londra, per creare un percorso lungo 11 kilometri, nell’area di Brent, con la speranza che il “corridoio” fiorito attiri sempre più api, come è già stato fatto a Oslo con la  prima autostrada al mondo per le api.

Gli studi hanno infatti evidenziato un enorme calo del numero di insetti impollinatori dagli anni ’80 ad oggi. Secondo i ricercatori è soprattutto la diminuzione di ambienti selvatici a provocare la scomparsa dei prati di fiori selvatici.

Questo dell’autostrada dei fiori mi sembra un progetto bellissimo, buono per il nostro ambiente e anche con un tocco di poesia.

Sarà un piacere passeggiare tra quelle aiuole piene di fiori e ripensare al libro di Cristina Caboni, scrittrice ma anche apicoltrice sapiente.

Nel suo romanzo La custode del miele e delle api, Cristina descrive infatti la sua protagonista, Angelica, “depositaria di un’arte antica che si tramandava solo da donna a donna”, e capace di creare diversi tipi di miele che trasmettono forza ed emozioni diverse.

Le api sono un simbolo di operosità, di unione, di grande forza.

Mi piace pensare che le api e le loro autostrade fiorite possano portare anche nei contesti urbani frettolosi e solitari il loro linguaggio di dolcezza.

Un sorriso.

Antonella Enrica Gramone

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