Il 15 giugno si celebra il National Smile Power Day, un’intera giornata dedicata al potere del sorriso. Sorridere fa bene all’umore, rende il nostro volto più luminoso e predispone a una interazione migliore con gli altri. Quando sorridiamo sembriamo più avvicinabili, in senso buono.
Non a caso lo Smile è l’emoticon più usato.
Il sorriso comunica energia positiva. Secondo gli scienziati, sorridere ci aiuta a combattere lo stress, a controllare ansia e paura e a gestire meglio anche il dolore.
La Terapia del Sorriso, per esempio, svolta dai noti dottori clown dal naso rosso stile Patch Adams ha spesso portato momenti di serenità a bambini e pazienti affetti da patologie importanti, ed è stata riscontrata una migliore risposta alle cure.
Sorridere è contagioso in senso positivo. Quando vediamo qualcuno sorridere, siamo portati anche noi a sorridere, riproducendo il movimento; e a nostra volta, quando noi sorridiamo, le persone che ci vedono sono portate a sorridere anche loro.
È il meccanismo dei neuroni specchio (che nel nostro cervello si trovano nell’area di Broca e corteccia parietale inferiore), neuroni che si attivano quando facciamo un’azione o vediamo altri farla.
Uno studio dell’Università della California a Berkeley ha confermato i benefici del sorriso anche nel lungo termine. In una ricerca longitudinale della durante di trent’anni è stato infatti esaminato un campione di studenti a partire dal loro album di foto scolastiche. Lungo questo arco di tempo sono stati osservati i loro risultati e grado di soddisfazione nella loro vita personale e professionale: lo studio ha confermato che i più sorridenti avevano raggiunto nel corso della loro vita i livelli maggiori di felicità e appagamento.
Il sorriso è dunque il nostro miglior biglietto da visita e, come diceva Madre Teresa di Calcutta,
Non sapremo mai quanto bene può fare un semplice sorriso.