Il genio di Elsa Peretti, modella e designer di gioielli per Tiffany
Oggi vi parlo di Elsa Peretti (1940-2021) la geniale creatrice di gioielli il cui nome per decenni si è intrecciato alla storia del marchio Tiffany. La sua vita fu affascinante come le collezioni di gioielli che iniziò a disegnare per Tiffany a partire dal 1974, a soli trent’anni. Elsa era nata a Firenze da una famiglia molto facoltosa, ma nella sua vita fece di tutto, dalla maestra di sci alla modella per Salvador Dali e Helmut Newton, visse a New York e morì in un villaggio in Catalogna che aveva restaurato con passione nel corso degli anni.
Fin da giovanissima mostrò interesse per il corpo umano. Non studiò mai medicina, ma fra le sue più celebri collezioni spicca Bone, una serie di bracciali che riscossero grande successo, modellati intorno all’osso del polso e indossati da dive famose, da Liza Minnelli a Sophia Loren. Grazie a lei l’argento diventò un materiale adatto a plasmare gioielli preziosi e nello stesso tempo attuali, indossabili da sempre più donne, come il suo famoso Open Heart, il cuore traforato, popolarissimo anche a distanza di anni.
La collezione speciale dedicata a Elsa Peretti
Per celebrare la loro lunga collaborazione, nel 1990 Tiffany ha creato la cattedra Elsa Peretti Professorship in Jewelry Design al Fashion Institute of Technology di New York, un grande riconoscimento nella storia di questo prestigioso istituto.
Elsa non si dedicò solo ai gioielli: fu anche filantropa e grazie anche all’enorme eredità ricevuta alla scomparsa del padre, nel 2000 istituì la Nando and Elsa Peretti Foundation, per promuovere i diritti umani e civili e questa sua attività negli anni ha supportato più di mille progetti in 81 paesi.
Nonostante la sua vita così intensa e spettacolare, Elsa fu sempre guidata da un concetto fondamentale: ‘Lo stile è qualcosa di semplice’. I suoi bracciali Bone o i suoi celebri cuori, cosi essenziali e sempre molto amati, confermano la sua visione di artista: come Elsa Peretti ha detto ‘i gioielli non appartengono alla moda perché devono durare nel tempo’.
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