Oggi voglio parlarvi del mio scaffale del cuore.
Quando mettiamo ordine nella nostra biblioteca di casa, che cosa significano certi libri rispetto ad altri? La biblioteca di casa non ha regole o normative di catalogazione da seguire. Segue le nostre regole o, meglio, i nostri desideri.
Io ho il mio scaffale del cuore: i miei libri preferiti, quelli che amo per le loro storie, quelli che amo per i loro autori, o perché legati a un momento o un viaggio della mia vita. O perché hanno una copertina indimenticabile o un formato meraviglioso, come i volumi che adoro di Iperborea, che ricordano i mattoncini in cotto, per costruire le più belle architetture narrative del Nord Europa.
Ci sono libri che conservo preziosamente, perché contengono dediche particolari dei loro autori o dei loro donatori e che rileggo di tanto in tanto come fonte di ispirazione e incoraggiamento.
Ognuno di noi è un piccolo bibliotecario. I libri importanti della nostra vita teniamoceli sempre vicino, al posto d’onore sulla nostra libreria.
Non mescoliamoli assieme a quelli che fanno rumore, che hanno le copertine che urlano di più, che sono dei soliti noti.
Ricordo sempre con un sorriso quando, anni e anni fa, da studentessa davo un mano in una libreria per arrotondare, e una cliente mi fece questa richiesta: Voglio un libro che sia appariscente!
Disse proprio così: Un libro appariscente. (Vi dirò in privato che libro le vendetti!)
Mettendo in ordine i nostri libri, guardandoli da vicino, spesso si scopre che i libri che ci attraggono di più sono quelli che raccontano aspetti dell’esistenza che in quel momento chiedono attenzione anche nella nostra, di vita. Sono libri le cui storie parlano di desiderio, di paure, di una mancanza che si vuole riempire, di qualcosa o qualcuno che si vuole dimenticare, di un sogno che vogliamo realizzare.
In un suo libro, la scrittrice inglese Jeannette Winterson ha scritto: La biblioteca era la mia porta per l’altrove.
Ecco, il nostro scaffale dei libri, la nostra piccola biblioteca di casa, è il nostro passaggio verso altri spazi, altri luoghi, interiori e di pensiero.
Trattiamoli sempre con cura i libri; soprattutto quelli che danno un senso speciale alle nostre vite.
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Antonella Enrica Gramone