In questi giorni si susseguono notizie e commenti sulla scelta del principe Harry e di Meghan di lasciare la Corona Inglese. Ho vissuto moltissimi anni in Gran Bretagna, quindi osservo con particolare attenzione le vicende di questo Paese.
All’inizio ho apprezzato lo stile di Meghan, americana, moderna anche se distante dal protocollo reale. L’allontanamento dalla Royal Family a molti è però apparsa una decisione prematura, drastica. Una risoluzione che è destinata a creare una frattura anche tra William e Harry.
Nel cuore degli inglesi è infatti sempre vivida l’immagine dei due fratelli quando poco più che bambini seguirono a piedi il feretro della loro amatissima madre, con gli occhi del mondo puntati su di loro. Indimenticabile quella corona di fiori bianchi con la scritta Mummy mamma, vergata da uno dei figli.
Il dolore per la morte di Diana accomunò la nazione intera. In quella fine di agosto 1997 tutti piangevano, portavano fiori, compravano il CD con la canzone di Elton John, anch’io partecipai a Coventry a una delle molte veglie che organizzarono in tutte le città inglesi, non solo a Londra.
Al funerale della principessa Diana, le parole di tributo del fratello, conte di Spenser, tuonarono nei confronti dell’invasività di certa stampa: Diana rimarrà nella memoria collettiva, disse, come una ragazza cui fu dato il nome dell’antica dea cacciatrice e che ha finito per essere la persona più cacciata dei tempi moderni.
Le parole potenti di Charles Spenser contenevano anche un giuramento; che William e Harry non avrebbero seguito la stessa sorte della loro madre e che sarebbero cresciuti not simply immersed by duty and tradition, but can sing openly: non solo immersi nel dovere e nella tradizione, ma anche liberi di cantare, come Diana stessa avrebbe voluto.
C’è sempre stato, tra gli inglesi, l’auspicio che William e Harry potessero proseguire uniti il processo di rinnovamento iniziato da Diana, la principessa del popolo. Ma in modo armonico, in sinergia con la Regina, donna di grande tempra, rispettata dai sudditi, salita al trono giovanissima e a sua volta trovatasi nel corso del suo lungo regno a tenere le redini di una nazione dove di tutto è accaduto.
Quanto hanno inciso le parole del fratello di Diana e il ricordo della madre sulla decisione di Harry di condurre un futuro meno esposto pubblicamente e più protettivo nei confronti di Meghan e della loro nuova famiglia?
L’uscita clamorosa di Meghan dalla vita reale è stata soprannominata Megxit. Le dimissioni dalla Corona di Meghan Markle e del consorte Harry si aggiungono infatti alla complicata fase del distacco dall’Europa della Gran Bretagna, la Brexit.
La storia della terra d’Albione ci ha abituati a grandi rivalità e colpi di scena, fin dai tempi della Guerra delle due Rose fra le casate degli York e dei Lancaster, nel XV secolo.
Con la Megxit si apre ora tutta una serie di scontri, che io definirei la Guerra delle Margherite.
Tra i Sussex (Harry e Meghan) e i Cambridge (William e Kate). Chi vincerà nel cuore dei sudditi inglesi?
Tra Meghan la perla Margherita, (come vuole l’origine del suo nome, da Margaret) e Catherine la “pura” (sempre secondo l’etimologia del nome). Chi la spunterà sui campi di battaglia mediatici?
Antonella Enrica Gramone